Nell’ambito del progetto “Legalità” noi ragazzi delle classi 3A e 3B della scuola secondaria abbiamo avuto l’onore di incontrare la figlia di una vittima innocente della mafia, e l’esperienza è stata profondamente commovente e toccante.
La prof.ssa Angela Ciuffreda, docente del nostro Istituto, che abbiamo incontrato ci ha raccontato la storia della sua famiglia e della perdita tragica del padre, Nicola Ciuffreda, primo imprenditore edile vittima della mafia foggiana, ucciso solo per il fatto di aver scelto di vivere in un modo diverso da quello imposto dalla criminalità organizzata.
Abbiamo ascoltato con attenzione e rispetto, cercando di comprendere appieno l’impatto devastante che la mafia ha sulla vita delle persone. Abbiamo sentito la rabbia, la tristezza e l’impotenza della persona che avevamo di fronte, ma abbiamo anche visto la determinazione e la forza che spinge i famigliari di molte vittime della mafia a lottare per la giustizia e la verità.
L’incontro ci ha fatto capire ancora una volta l’importanza di combattere la mafia e il crimine organizzato, non solo per la sicurezza e il benessere della società nel suo insieme, ma anche per rispettare la dignità e i diritti delle singole persone. La mafia distrugge vite, famiglie e comunità intere, e non c’è giustificazione alcuna per le sue azioni.
Quando leggiamo o parliamo di mafia, l’immagine che illumina le nostri menti inizialmente è quella dei grandi boss, di uomini prepotenti, che sull’illegalità hanno costruito imperi corrotti, di una realtà sbagliata che ci circonda e ci soffoca, ma quello che poi resta nelle nostre menti è l’esempio di uomini come Nicola Ciuffreda, coraggiosi e ammirevoli, che hanno detto NO alla mafia.
Abbiamo lasciato l’incontro con una profonda gratitudine per il coraggio di chi ha subito la violenza della mafia, e con la consapevolezza che la lotta contro questo fenomeno deve essere costante e senza compromessi.
Grazie alla prof.ssa Ciuffreda e al suo impegno.
Speriamo che la nostra piccola parte possa contribuire a costruire un mondo più giusto e più sicuro per tutti.
(articolo a cura dei ragazzi della Redazione)