Eccoci al quarto appuntamento con le nostre interviste, stavolta il nostro intervistato è Francesco Valente, volontario e figlio di una delle famiglie fondatrici della comunità sulla strada di Emmaus

  1. Come e perché è nata questa iniziativa?

Questa iniziativa è nata nella parrocchia del Sacro Cuore. Un gruppo di giovani laici e sacerdoti salesiani si sono impegnati per l’accoglienza delle persone bisognose. Nasce dall’esigenza del territorio di offrire speranza e soprattutto supporto a tutte le persone che ci chiedevano aiuto.

  • Come cambia la vita dei vostri ospiti? Riescono a ricostruirsi una nuova vita?

Cerchiamo ma non è facile insegnare loro ad amare se stessi riscoprire il vero valore della vita e l’amore verso il prossimo. Per cambiare la loro vita e ricostruirla devono essere loro i primi convinti in questo cambiamento, noi possiamo solo supportarli nelle scelte.

  • Quante persone avete aiutato fino ad ora?

Parecchie, difficile indicare un numero (svariate centinaia).

  • Cosa fate di preciso?

E’ una comunità residenziale dove vengono accolte persone con fragilità. Ognuno di loro farà un percorso educativo/terapeutico per cercare di venir fuori dalle proprie problematiche con il supporto di professionisti. Conducendo una vita sobria basata sulle relazioni autentiche.

  • Come mai soprattutto i giovani si trovano in situazioni di difficoltà?

I giovani si trovano in situazioni di difficoltà perché spesso non vengono messi nelle condizioni di far venir fuori il proprio talento, non vengono ascoltati o non vengono dati loro strumenti, spazi ed occasioni di esprimersi al meglio! Perché in ognuno di loro è presente un TALENTO.

  • Quanti ospiti ci sono attualmente?

Attualmente ci sono 30 ragazzi accolti. Inoltre, vivono delle persone e dei nuclei familiari che sono quelli che l’anno fondata più di 40 anni fa, precisamente l’8 dicembre 1978.             

                                                           Miriana Favia,  Naike Brigido, Davide dell’Accio, Antonio Santarelli  (3L Dante Alighieri)