Anche quest’anno, in occasione del giorno della Memoria, gli alunni della scuola secondaria, coadiuvati dalla prof.ssa Padalino e dalla prof.ssa Battista, hanno ricordato le vittime dell’Olocausto. Toccante il momento di riflessione collettiva emerso durante le ricerche e la preparazione degli elaborati scritti, plastici e grafici e durante l’allestimento nell’atrio della scuola. Un paio di scarpe l’oggetto ispiratore nonché riferimento creativo per individuare con gli alunni, nel contesto organizzativo e ideativo scolastico, un focus particolare, partendo appunto da un indumento indispensabile e personale, sottratto ad uno dei tanti ebrei deportato in un campo di concentramento, che privato delle sue scarpe è derubato per sempre della sua dignità: dalle tanto note e altamente iconografiche scarpette rosse, l’attenzione è andata muovendosi verso la conoscenza dei calzari che ricevevano i deportati, troppo grandi o troppo stretti, spesso arrangiati nella forgia, che toglievano in rari casi o quando veniva detto loro di spogliarsi, non sapendo che quella sarebbe stata l’ultima volta. “Memoria e Scuola” è il legame che ogni anno arricchisce il bagaglio di conoscenze dei nostri alunni riferito alla Shoah, generato da studi e considerazioni, ricerche di testimonianze, riflessioni e pensieri, questi ultimi scritti come preghiere su pezzi di carta, come a voler dedicare un inno visivo a quei corpi violentemente strappati alle loro anime. L’installazione siffatta nell’atrio della scuola è stata un invito alla meditazione su ciò che è stato e un modo per scuotere nel profondo le coscienze di tutti.
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