Il giorno 30 marzo 2019 i ragazzi delle classi 3DOS, 3COS, 1DOM, 2DOM, 1COM, 2COM , 3COM, 2I E 3I accompagnati dai docenti Santoro S., Crucinio, De Tullio A., Ciuffreda S., Ciociola, Giugliano, Pistilli, Vovola, Capone, Penna, Stellacci, Davide hanno partecipato presso il Mirage Village all’evento nazionale “Ab-bracciata collettiva 2019” in occasione della giornata mondiale dell’autismo.
La manifestazione nasce con lo scopo di avvicinare più persone possibili alla disabilità e in particolare all’autismo e ai disturbi mentali gravi.
L’ab-bracciata collettiva si terrà in tutto il territorio nazionale, nei giorni 30 e 31 marzo 2019. Le città coinvolte sono: Roma, Firenze, Napoli, Milano, Foggia, Reggio Calabria, Siracusa, Brindisi, Treviso, Alessandria e Messina. L’evento consisterà in una maratona natatoria di 30 ore. Ogni partecipante,quindi anche i nostri alunni , potrà contribuire nuotando, galleggiando, stando in corsia insieme ai ragazzi che svolgono durante l’anno la Terapia Multisistemica in Acqua (TMA metodo Caputo-Ippolito) ma anche insieme ai loro compagni disabili.
I metri percorsi in vasca rappresenteranno simbolicamente il tentativo di avvicinarsi alle problematiche delle famiglie dei bambini con disturbo dello spettro autistico. Un modo per condividere con loro una piccola parte del percorso della loro vita, un modo per “ab-bracciare” le loro cause finalizzate al riconoscimento dei diritti dei loro bambini speciali, spesso negati. Un segno di vicinanza e di condivisione attraverso lo sport che riesce ad abbattere le barriere e a rendere tutti uguali. In particolare il nuoto e l’attività in acqua, attraverso la TMA metodo Caputo Ippolito, offre grandi opportunità di integrazione e di rieducazione. La TMA è multisistemica perché valuta ed interviene sui diversi sistemi funzionali del bambino, ossia sul sistema relazionale, cognitivo, comportamentale, emotivo, senso-motorio e motivazionale. Le tecniche natatorie e le capacità acquisite durante l’intervento, vengono utilizzate come veicolo per raggiungere obiettivi terapeutici e attuare successivamente anche il fondamentale processo di socializzazione e inclusione con il gruppo dei pari. I ragazzi si sono mostrati più che entusiasti tanto da richiedere ai docenti la partecipazione anche il prossimo anno.